Negli ultimi anni gli italiani sono tornati alle emigrazioni di massa. Complice ovviamente la crisi economica, le poche opportunità di carriera, la dilagante corruzione e le enormi inefficienze della pubblica amministrazione, fatto sta che di italiani che decidono di chiamarsi fuori da tutto questo ce ne sono ogni anno di più. Si stima infatti che più di 100mila persone all’anno facciano le valigie e dicano addio all’Italia. Si tratta di un vero e proprio esercito che fa armi e bagagli e parte alla volta di un paese estero, considerato migliore dell’Italia sotto molto punti di vista. Continua a leggere Italiani, emigrazione di massa: da dove partono e dove atterrano
Sempre più italiani chiamano i telefoni erotici a basso costo
L’Italia è un paese di santi e predicatori, ma sotto sotto è anche un paese di trasgressori basta dare una sguardo ai tanti siti per adulti dove la parola telefono erotico la fa da padrone. D’altronde si sa che laddove c’è forte tradizione c’è anche forte trasgressione, e che dove vi sono molte regole finiscono col nascere degli istinti quasi rivoluzionari. Insomma, per decenni l’Italia si è fregiata del suo conservatorismo e della sua irreprensibilità, ma oramai quello che abbiamo sotto i nostri occhi è un Paese profondamente cambiato: è un Paese che ha riconosciuto importanti diritti civili e che ogni anno che passa si confronta con un nuovo tema, con un nuovo tabù da abbattere.
Non sorprende quindi che gli italiani siano tra i maggiori utilizzatori dei telefoni erotici a basso costo, ossia di quei numeri a pagamento che mettono in contatto uomini di ogni provenienza ed età con delle ragazze sensuali. Proprio l’Italia, quella fondata sulla famiglia tradizionale, sul ruolo del maschio e della femmina, del trio “Dio – Patria – Famiglia”, alla fine è quella che conta innumerevoli clienti degli 899 a luci rosse. Nonché lo stesso che ricorre assai frequentemente alla prostituzione di strada o ai rapporti sessuali con transessuali.
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Italia poco propensa alla lettura: 2 persone su 3 non aprono libro
In Italia, neppure metà della popolazione legge libri. E come se non bastasse la platea di lettori continua ad essere in forte diminuzione. Dal 2010 ad oggi infatti abbiamo perso la bellezza di 3 milioni e 300 mila lettori, a rappresentazione del fatto che le cose continuano a peggiorare anziché migliorare. Continua a leggere Italia poco propensa alla lettura: 2 persone su 3 non aprono libro
Italiani all’estero: come ci vedono i giapponesi?
Noi italiani avremo tanti difetti, ma una cosa è certa: siamo riconosciuti in tutto il mondo. Non siamo in buona sostanza un popolo di cui si sa poco, che non si riesce bene ad inquadrare e di cui non ci si riesce a fare un’opinione, perché vuoi per il cibo, vuoi per la moda o vuoi per le nostre “particolarità”, fatto sta che di Italia se ne parla in ogni latitudine! Non è detto che se ne parli bene e non è detto che questa fama sia sempre positiva, chiariamoci, ma che vi sia una notorietà è fuori discussione! Continua a leggere Italiani all’estero: come ci vedono i giapponesi?