In un momento storico di disillusione generalizzata, la scelta di confidare speranze e aspettative nei tarocchi è tornata in auge.
La divinazione ha radici lontane, forse ancora antecedenti alla nascita dell’homo sapiens: dai ciottoli ai segni naturali, ci sono prove dell’esistenza della mantica già in epoca preistorica.
L’arte esoterica dei tarocchi di valenza simile a quella tramandata fino ai nostri gioni nasce, invece, solo nelle corti italiane all’inizio del XVIII secolo. La comparsa delle carte era avvenuta già tre secoli prima e gli storici ritengono sia un prodotto d’importazione egizia; effettivamente i mazzi dei Mamelucchi, soldati di origine umile che venivano arruolati al servizio dei califfi e istruiti sull’uso delle armi, comprendevano una simbologia assai analoga. Il successo riscosso nell’aristocrazia portò la cartomanzia anche oltre le Alpi, con diffusione in tutte le corti d’Europa.
Lo strumento di divinazione dei tarocchi comprende 78 carte, divise in 22 “Arcani maggiori” o “Trionfi” (probabilmente data l’analogia con l’omonimo poemetto di Francesco Petrarca) e 56 “Arcani minori”. Basati su allegorie più o meno intuitive, le carte dei Tarocchi forniscono risposte (o dovrebbero farlo) su amore, fortuna, lavoro.
Ci sono due scuole di pensiero:
– la prima vuole l’esoterico cartomante completamente disinteressato economicamente; l’idea è quella che vede nel mancato corrispettivo in denaro una veridicità delle informazioni che vengono fornite alla persona richiedente. È evidente che soltanto colui o colei che mette a disposizione degli altri il proprio “dono” e non ha conflitti di interessi, potrà leggere i tarocchi in modo corretto.
– la seconda non pone limiti all’utilizzo di questa “capacità” di interpretare combinazioni stocastiche di carte a scopo di lucro; il misticismo moderno vede nei Tarocchi un mezzo per guadagnare sugli interrogativi altrui e, dunque, la linea di confine tra business e arte al servizio di chi ha voglia di arrivare preparato agli eventi futuri è molto sottile.
Nell’immaginario collettivo il cartomante è un uomo sui generis che indossa tuniche e accessori estrosi, oppure una donna in età avanzata che fa dell’esperienza il suo cavallo di battaglia; la realtà vede negli insospettabili i più ferventi sostenitori della chiaroveggenza in modo contrario a quello che potrebbe sembrare.
Ma davvero il cartomante è solo colui che sa leggere le carte e prevede il futuro? Un po’ psicologi e un po’ opportunisti, un interprete dei tarocchi è spesso una persona dotata di grande empatia, che sa essere abbastanza vago da non fornire certezze quanto capace di supportare le conclusioni raggiunte dal richiedente in modo deciso. Gli appassionati del settore esplicano la figura dell’esperto dei tarocchi come un confidente, qualcuno che oltre alle mere carte deve entrare in connessione e ascoltare chi ha bisogno di aiuto.
Se un ventennio fa si svilupparono reti televisive ad hoc per la cartomanzia e la consultazione dei tarocchi, ad oggi l’avvento di internet ha rivoluzionato anche questo settore. Chi ha voglia di sapere se incontrerà il grande amore, per esempio, può accedere ad un consulto rapido a qualsiasi ora, usufruendo dei servizi diurni e notturni offerti dalle cartomanti al telefono che operano in uno dei tanti call center virtuali sparsi per il nostro paese.
Scegliere un servizio indiretto in rete piuttosto che uno “dal vivo” ha dei vantaggi, tra cui il più importante è forse quello di mantenere l’anonimato. Non stupisce apprendere come chi si affida ai Tarocchi in realtà abbia paura del giudizio della società e di chi lo circonda: razionalmente, come si può in un mazzo di carte comprendere il proprio destino?
Quanto è diffuso il mondo dei tarocchi in Italia? Per ottenere una risposta a questa domanda, basta pensare ai manifesti pubblicitari in giro per la città, alla superstizione spiccata e all’esoterismo che ha preso sempre più piede negli anni, alla ricerca di speranza in un paese dove manca il lavoro, in cui gli affetti vengono meno e la fortuna si ricerca nel gioco d’azzardo e nelle slot machine.